Abbiamo parlato spesso di allevamenti intensivi, della condizione in cui vivono gli animali in queste strutture, delle conseguenze sulle qualità delle carni, con alimenti che saziano ma non sono ideali dal punto di vista nutrizionale…

Abbiamo visto e segnalato trasmissioni come Report, nei cui servizi si è affrontato il tema dell’antibiotico-resistenza. Insomma ogni volta che i media affrontano questo argomento si generano polemiche, si crea scandalo (ed ascolti).

Ed io, sia chiaro,  PENSO CHE SIA GIUSTO DENUNCIARE queste situazioni!

 

MA…

Ma sarebbe GIUSTO mostrare anche l’altra realtà.
Accendendo un riflettore anche sulle aziende agricole ed allevatori che fanno altre scelte. Forse non avremmo lo stesso pubblico e stessi risultati di audience… forse ormai diamo per scontato che la realtà dell’allevamento intensivo sia la norma, ormai la diamo per scontata…

Allevamento intensivo è la stragrande maggioranza

Effettivamente secondo i dati di CIWF (Compassion in World Farming ) e Istat abbiamo:

• 95% dei polli da carne allevato intensivo (Istat 2016)
• 98% dei suini allevato intensivo (Istat 2016)
• 80% bovini da carne allevato intensivo (Istat 2016)
• 99% tacchini allevati in intensivo (Istat 2016)

Ora abbiamo detto più volte che gli allevamenti intensivi in Italia sono legiferati, quindi questi signori, questi grandi gruppi, non stanno, in generale, violando la legge e non allevano secondo i moti carbonari di nascosto, anzi sono alla luce del sole. E’ un modo di fare business che non condivido affatto, lontano anni luce dalla mia filosofia di vita e di lavoro, MA comunque se fatto nell’ambito della Legge, lo rispetto.

Quello che stiamo cercando di combattere è la FALSA percezione nel consumatore… sento tante persone dire… “Allora vedi che tutto così” ed ancora “Chissà cosa ci danno da mangiare”!

ma c’è chi resiste!

ATTENZIONE!

In questi anni di ricerca anche tramite i social…(ogni tanto a qualcosa servono!), ho avuto l’opportunità e l’onore di aver conosciuto persone che hanno fatto scelte diverse.
Sicuramente meno redditizie, sicuramente con più sacrificio, impegno, passione, ma ci sono esistono. Non è un sentito dire, le ho viste, le ho incontrate continuo ad incontrarne, ci sono veramente e si danno un gran daffare!!

Magari sono realtà poco avvezze ai social ed alla pubblicità, la loro missione e badare ai propri animali, comprenderne e soddisfarne le esigenze, rimane poco spazio (e tempo) per pensare ad altro…ed è un vero peccato perchè ne avrebbero eccome da raccontare!

Quello che per me è essenziale, insisto spesso su questo aspetto,  è riprendersi i rapporti con le persone, aziende agricole, allevatori, bottegai, negozianti, persone che dedicano la loro vita al lavoro con un’etica chiara. Persone che cercano di migliorarsi e di lasciare qualcosa di migliore alle generazione successive.

Gli EROI silenti del lavoro e dell’etica

Questi EROI SILENTI, lavorano sodo e si danno da fare per cambiare le cose spesso in silenzio. Non hanno il tempo di piagnucolare e di piangersi addosso, anzi, devono sempre andare aventi a testa bassa.
Ma troveranno sempre il tempo, per mostrare e parlare con orgoglio del proprio lavoro, della propria vita. Perchè, anche se sono generalmente troppo umili per ammetterlo, sanno che stanno facendo qualcosa di straordinario, di unico!

Realtà sparse in tutta Italia, come detto ci sono e sono vitali… bisogna solo avere la pazienza di cercarle.

Quindi…appello ai consumatori! 🙂

Consumatori Italiani, iniziate le ricerche! Non c’è solo l’allevamento intensivo, credetemi!

Cominciate dagli artigiani, dai negozi specializzati, se non volete e non potete avventurarvi nelle campagne, ci sono negozianti che hanno un rapporto diretto con le aziende agricole e ci lavorano in simbiosi, per offrirvi qualcosa di unico.

Non lasciatevi prendere dalla pigrizia, si tratterà di “perdere” un po’ del vostro tempo all’inizio, ma più che una perdita la definirei un investimento…sul Vostro futuro e sul vostro palato.