Devo cucinare utilizzando forno statico o forno ventilato?
E’ una delle domande più frequenti che ci sentiamo fare in negozio.
Naturalmente la domanda corretta sarebbe: “QUANDO dobbiamo usarlo in un modo e quando nell’altro?”
A cosa serve una funzione ed a cosa serve l’altra?
Ci sono differenze tra le 2 cotture o il risultato è simile?
Ovviamente ci sono delle differenze SOSTANZIALI, del resto se hanno creato le due funzioni un motivo sicuramente esiste.
Le due modalità “forno statico o forno ventilato” sono ben diverse tra loro e conseguentemente portano a risultati diversi. Occorre valutare quando utilizzare l’una o l’altra.
Forno ventilato: per “asciugare” più rapidamente
Quando il nostro forno è in modalità “ventilato”, la ventola ci aiuta ad asciugare e far evaporare le molecole d’acqua molto più in fretta.
Ad esempio se volessi cucinare una cotoletta al forno (e non friggerla), questa funzione mi aiuterebbe ad ottenere la parte croccante cui siamo abituati grazie alla frittura… quella bella crosticina possiamo ottenerla anche con il forno VENTILATO, naturalmente non dimenticate prima di mettere in forno di pennellare la Vostra cotoletta con olio o burro!
Quindi possiamo dire che il forno ventilato è ideale per cotture brevi 20/25 minuti nelle quali abbiamo la necessita di ottenere una rosolatura.
Il ventilato potrà inoltre essere di aiuto per completare cotture più lunghe realizzate con forno statico. Ad esempio arrosto o pollo cotti in forno statico e coperti (cartoccio o coperchio) avranno probabilmente un colore biancastro o poco invitante… ma basteranno 10/15 minuti a forno alto 200° e con ventola per migliorare l’aspetto.
Forno statico: per cotture lunghe
Usare il forno in modalità statica aiuta a non asciugare troppo la carne. Si eviterà la formazione della crosticina superficiale troppo presto con conseguente rischio, in caso di cotture prolungate, di bruciare la nostra pietanza prima della completa cottura all’interno.
Il forno statico produce una fonte di calore in cui l’evaporazione acquea avviene in maniera più lenta, non è un tipo di calore spinto come quello ventilato.
Il forno statico è quindi adatto e consigliato per cotture lunghe di arrosti, polli ecc..
Ovviamente interviene anche il fattore temperatura. Abbassando la temperatura del forno ed allungando i tempi potremmo ottenere un prodotto più morbido e succoso.
Per intenderci… potremmo portare a cottura un arrosto da circa 1 kg a 200° per 1 ora, OPPURE a 160° per circa 1 e ½. Nel secondo caso conserverò maggiore morbidezza.
IL consiglio, come abbiamo già ripetuto altre volte, è sempre quello di munirsi di sonda, per controllare la temperatura al cuore.
Altra cosa molto importante da non trascurare nelle cotture lunghe… Ricordiamoci di COPRIRE il prodotto (con il coperchio della pentola o pirofila per forno oppure se non se siamo muniti, avvolgendo la nostra teglia o direttamente l’arrosto, con carta forno).
Anche questo aiuterà a mantenere l’umidità all’interno della pentola o dell’involucro, portando a cottura senza sacrificare la morbidezza delle carni.
Bene ora non vi rimane altro che iniziare le vostre prove senza timore di rovinare le vostre pietanze, testate i vari programmi e trovate i giusti mix tra gli stessi! La cottura in forno è una delle tecniche che vi regalerà più soddisfazioni!