Sentiamo sempre più citare la cottura a bassa temperatura e , anche se qualche chef ultimamente è tornato a prediligere cotture più tradizionali, vale la pena sapere di cosa si tratta. Quindi:
- Cos’è la cottura a bassa temperatura?
- A cosa serve?
- Cosa comporta e soprattutto che vantaggi dà cuocere a bassa temperatura?
Cottura a bassa temperatura o CBT: dai 50 ai 74 gradi per tempi molto lunghi
Per cottura a bassa temperatura o CBT si intende un metodo di cottura lento e lungo… e fin qui torna alla mente l’immagine della stufa con la nonna che cucina.
Del resto non era forse anche quello un metodo lento e lungo? Direi di si.
Ma qui la differenza sta prima di tutto nella temperatura che varia dai 50° fino ad un massimo di 74°, quindi molto bassa oltre naturalmente tempi molto più lunghi, anche 24-48 ore.
I vantaggi della CBT
Cosa comporta la cottura a bassa temperatura?
- Colore
Beh… la carne viene meno stressata, conserva il suo colore rosato anche dopo ore di cottura e non assume il tipico colore grigiastro della carne cotta bollita o arrostita.
Quindi uno dei vantaggi sta sicuramente nel colore, che risulta molto più bello ed appetibile. - Sanificazione
Per eseguire una cottura a bassa temperatura la carne deve essere posta in sottovuoto, meglio con una macchina a campana che riesce a creare il vuoto mantenendo gli eventuali liquidi all’interno del sacchetto.
Una volta che gli ingredienti sono messi all’interno del sacchetto si procede alla cottura e non essendo più maneggiati chiaramente la sanificazione è migliore rispetto alla continua manipolazione del prodotto. - shelf life e porzionatura
Un altro vantaggio di questa cottura è che una volta finito di cuocere si può tranquillamente abbattere di temperatura ed abbiamo una maggiore shelf life del prodotto nella ristorazione e potremmo così avere un prodotto già porzionato e pronto per essere somministrato dopo una veloce rigenerazione.
E la rosolatura?
Vi sarete accorti che non ho fin qui parlato di rosolatura e quindi di reazione di maillard… quella stessa reazione che dona quei profumi e quei sapori di arrostito alla carne. Servono temperature superiori rispetto alla cottura a bassa temperatura.
Per ovviare a questo problema la soluzione per chi si cimenta con la CBT è effettuare la rosolatura PRIMA, poi passare in abbattitore e successivamente sacchetto in sottovuoto per passare alla CBT.
In alternativa si può rosolare DOPO la cottura a bassa temperatura giusto prima della somministrazione la rosolatura…
Quello che possiamo fare con la nostra carne è introdurla nel sacchetto già con dei liquidi aromatizzanti. Esempio: se volessi fare un bollito metterei la carne cruda all’interno del sacchetto con un brodo già aggiustato di sale e cucinerei tutto insieme. Questo mi servirà per dare sapore alla mia carne ed ottenere il gusto del bollito, con il vantaggio che la carne internamente rimarrà rosata anziché apparire grigiastra.
I tempi lunghi della cottura a bassa temperatura
Chiaramente a temperature così basse i tempi saranno molto lunghi. L’incidenza del tempo di cottura è data da due fattori: la temperatura e la pezzatura della carne. Quindi su pezzi importanti ad una temperatura massima per la CBT di 74° arriveremo anche a 24 ore di cottura, mentre per pezzi meno voluminosi come una tagliata a 52° staremo circa sull’ora.
Tornando al discorso precedente, possiamo, nel caso del bollito, rosolare PRIMA la carne (se piace) e metterla nel sacchetto e procedere poi alla CBT. Per una fettina un po’ alta o una tagliata, possiamo cucinarla in CBT e rosolarla sulla griglia o sulla piastra DOPO, nel momento in cui andremo a consumarla.
Strumento fondamentale sempre il nostro termometro per avere la certezza del raggiungimento perfetto della temperatura.
Ed i consumi?
La domanda viene spontanea, ma per fare andare 24 ore il forno, quanto mi costa?
Attenzione perchè utilizzando il forno a temperature così basse non avremmo gli spunti ed i consumi dell’utilizzo del forno a 200-220 gradi, stiamo parlando di consumi estremamente diversi.
E questa cottura posso farla anche a casa? … Questo sarà tema del nostro prossimo articolo 🙂
Ciao Lorenzo, ho trovato i libri di Marco Pirotta, e ho visto che ce né uno per manzo e vitello e uno per tutte le altre carni, tu consigli di leggerli tutti e due? Con quale mi consigli si iniziare?
Ciao, i due libri li ho entrambi perchè per me sono molto interessanti. Sul quale iniziare è dura, dipende da cosa ti interessa di più, io iniziai con quello che trattava tutte le carni.
Buongiorno, è opportuno fare delle precisazioni:
1. Le cotture a temperatura controllata non sono basate esclusivamente tra tempo e pezzatura anzi a dirla tutta è basata tra temperatura e temperatura di cottura al cuore fel prodotto. Inoltre si può realizzare questa particolar e cottura sia a vapore, sia a clima misti e anche a convenzione.
2. Le temperature da usare non sono espresse in nessuna norma, questo significa che ogni cuoco può avere le proprie temperature da applicare frutto delle proprie esperienze.
3. La rosolatura iniziale e la rosolatura finale vengono rraluzzate perché hanno differenti motivazione.
4. La tecnica della cottura sotto vuoto system ha adottato e migliorato le temperature usate nella tecnica della cottura a temperatura controllata.
Poi ci sono dei cuochi, molto capaci e hanno reso famosa questa tecnica, ripeto famosa, ma non sono loro che possono rivendicarene l’invenzione.
P.s. In un paese di ciechi chi ha un occhio solo fa il sindaco.
Graxie e scusatemi se il mio commento non è opportuno.
Perfetto grazie