Abbiamo parlato spesso di allevamenti intensivi e abbiamo cercato di descrivere, mostrare, filmare, testimoniare quale siano le profonde differenze tra questo tipo di allevamenti e le piccole produzioni, le aziende agricole. Abbiamo presentato, anche su questo blog, esperienze reali di piccoli allevatori che hanno una chiara filosofia di lavoro, che allevano in modo etico nel rispetto del benessere animale e dei ritmi naturali di crescita.
Tante piccole realtà fatte gente appassionata sparsi in tutta Italia e che quotidianamente dedicano la loro vita per cercare di fare un lavoro spesso dimenticato ma di grande, grandissimo impegno.
Allevamenti intensivi: andiamo oltre allo sconcerto
Poi però c’è lo stato di fatto, il mercato ed i suoi numeri impietosi. Questi numeri ci dicono che la maggior parte degli allevamenti Italiani è intensivo (recenti servizi giornalistici indicano in circa circa l’85%).
Le immagini che vanno in onda sono quelle tipiche degli allevamenti intensivi industriali e puntualmente, dopo ogni puntata, si scatena scandalo e sconcerto nell’opinione pubblica…consumatori che poi si rivolgono ai negozi specializzati chiedendo:
…Ma è proprio vero?
…Davvero gli allevamenti intensivi sono così?
…Ma come si fa a trattare degli animali a quel modo? Ecc. ecc…
Tutte domande lecite e pertinenti…
La MIA scelta è nota, credo di essere proprio agli antipodi rispetto a questi metodi di produzione (non solo in allevamento peraltro!)
MA sento la necessità di fare un po’ di chiarezza…
Innanzitutto chi alleva in intensivo non è un farabutto, un profittatore o un cattivone. E’ semplicemente una persona che ha scelto, piaccia o meno, di fare Business con gli animali. Quello che fa è conforme a quanto previsto dalla Legge Italiana.
D’accordo quindi nel mostrare e far prendere coscienza su cosa significa allevare in modo intensivo ma sappiate che la legge Italiana prevede questo tipo di modalità e le tutela.
Diversi servizi televisivi, nonostante avessero filmato allevamenti con animali tenuti a mio avviso in modo indecente, hanno poi dato conto del fatto che l’intervento dei NAS non aveva portato all’accertamento di violazioni particolari della normativa, nessuna sanzione e tantomeno nessuna ipotesi di chiusura… semplicemente perchè sono modalità CONSENTITE dalle norme!
- Quindi la mia domanda è ma perchè TUTTO QUESTO STUPORE?
- Perchè ci si continua ancora a scandalizzare vedendo questi filmati?
E’ il mercato, bellezza. Ma dipende da NOI!
Capisco perfettamente che vedere animali chiusi ed in sovrannumero non è rassicurante come vederli al pascolo, ma se pensiamo che questi allevamenti occupano la fetta più grande del mercato ci siamo già detti tutto.
Ebbene credo ci si dovrebbe scandalizzare quando si incontrano prezzi ridicoli su tagli di carne, prezzi impossibili, talmente bassi che se parametrati ai metodi di allevamento di alto standard, non ci si pagherebbe nemmeno il mantenimento alimentare di erba medica, favino, ecc….
IO francamente mi stupisco per queste pratiche commerciali che per i filmati sugli allevamenti intensivi, perchè sappiate che chi alleva e fa intensivo non fa altro che soddisfare una domanda che viene dal mercato quindi proprio dai consumatori.
Vi invito quindi riflettere e quando vedrete certi filmati fermatevi a pensare come le VOSTRE azioni quotidiane, le VOSTRE scelte sono l’unica possibilità per far cambiare la sensibilità generale. Occorre crescere in consapevolezza per poter orientare il mercato anzichè finire per farsi orientare!