Biologico: si può fare… La passione di Sara

Nella lavorazione dei preparati in macelleria è molto importante accompagnare le carni con verdure, salse e condimenti il più salubri possibile. Lo abbiamo sempre detto e non ci stancheremo mai di dirlo.

Per le  salse e verdure che impieghiamo nel nostro laboratorio ci rivolgiamo a Sara Mantovani giovane agritoltore dell’Azienda agricola Al Boattino di Masi Torello (FE) che con grande cura, ci propone settimanalmente quello che il suo terreno produce. Sara è una giovane ragazza molto dinamica, ha trasformato l’orto di famiglia nella sua azienda con grande caparbietà, capacità e tenacia.Sara: azienda agricola BIOLOGICA il Boattino

Conduce la sua azienda agricola con il metodo Biologico. Mi sono sempre chiesto se è veramente possibile fare Bio e quali sono le accortezze da utilizzare. Avevo molti dubbi a riguardo e, anche per approfondire l’argomento, ho pensato di intervistare Sara affinchè mi aiutasse a mettere ordine tra scetticismi e congetture.

Riporto di seguito la nostra chiacchierata/intervista convinto che possa interessare a molti colleghi e consumatori.

Il Biologico esiste veramente?

Az. Agricola Biologica AL BoattinoQuesta è una bella domanda, che modificherei in “è possibile produrre con metodo biologico?”. La mia risposta è SI! L’utilizzo di fitofarmaci, soprattutto per le orticole, non è necessario; la frutta è più limitata, ma nulla è impossibile!

I veri limiti sono le dimensioni del fondo ed i “vicini” che si hanno. Ovvio che un singolo frutteto BIO, contorniato da realtà non BIO si trova in grosse difficoltà e questo può portare a “sgarrare”. Purtroppo (testimonianze raccolte personalmente), anche chi ha grandi estensioni a volte “qualcosina” lo usa. Nel mio piccolo posso dire che son davvero fortunata perché il mio fondo è di piccole dimensioni e non ho frutteti al contorno. In più i miei vicini (che ringrazio infinitamente) sono rispettosissimi e non fanno trattamenti aerei come non utilizzano diserbanti nei fossi che confinano con i miei terreni.
Avendo un’intera collina a disposizione o ettari ed ettari…beh…non fare BIO sarebbe un delitto!

Perchè hai scelto di lavorare in BIO?Az. Agricola Biologica AL Boattino

Questa, invece, è una domanda facile…faccio ciò che abbiamo sempre fatto nel nostro orto familiare, ma in grande. Tutto ciò che ho visto fare ed imparato dai nonni e da mia madre son la mia linea guida.

Quanto incidono e in che modo, le tipologie di coltivazione confinanti con i terreni che si vogliono coltivare in BIO?

Ho risposto precedentemente, ovvio che ciò che fanno i vicini è fondamentale. Ho davvero conosciuto colleghi “disperati” perché circondati da contadini che utilizzano il metodo convenzionale e quindi ogni singolo parassita si trasferisce nei loro terreni.

Si riesce, in base alla tua esperienza, a fare un BIO da grandi numeri continuando ad avere la stessa qualità?

Ritengo che sia possibile; ovvio che questo comporterebbe uno sforzo maggiore in termini di personale. Allo stesso tempo, avendo grandi spazi, è più facile che si instauri un ecosistema equilibrato con parassiti e predatori (di qualunque natura essi siano) e che conseguentemente si risenta meno degli effetti negativi dipendenti da vicini poco attenti (potrebbe essere sufficiente non coltivare una fascia di confine un po’ maggiore dei 4 m generalmente richiesti).

Az. Agricola Biologica AL BoattinoBIO o BIODINAMICO quali sono le differenze e perchè tu hai scelto uno piuttosto dell’altro?

Dunque, la biodinamica è più “complessa” del BIO ed, in tutta sincerità, certe metodiche mi sembrano un po’ come dire particolari…la mia formazione scientifica mi limita fortemente in tal senso. In ogni caso, quel che conta, è sapere che c’è chi, secondo una scuola o l’altra, utilizza il terreno rispettosamente, sperando che non sia solo sulla carta. Mi auguro, riportando quella che è stata la mia esperienza sino ad ora, che il tuo articolo, porti altri miei colleghi a contattarmi per condividere e confrontarsi sinceramente su esperienze proprie ed indirette.

Quant’è più difficile lavorare in BIO rispetto ad una coltivazione tradizionale?

Beh, difficile…produrre orticole o frutta è parimenti difficoltoso; le cose da fare sono sempre quelle, cambia solo la metodica di controllo dei parassiti e delle erbacce…
niente chimica e diserbante, per semplificare…poi, oggi, ci son state talmente tante innovazioni (faccio un esempio banale la pacciamatura BIO che quando ho iniziato non esisteva) che effettivamente ritengo che con un po’ di buona volontà tutto sia possibile!

A livello di sapori effettivamente si percepisce la differenza?

Qui riporto ciò che mi dicono i miei clienti…io, a questi sapori, son abituata da sempre…mi riportano che il sapore è un altro, proprio diverso, tanto da aver problemi, in mancanza di prodotto BIO ad acquistare quello convenzionale.
Ma sai bene come funziona; è ciò che i tuoi clienti riscoprono nella carne…il sapore vero!

Ci sono spazi di crescita? C’è richiesta nel mercato?

Certo che si, la crescita DEVE esserci, coltivare rispettando l’ambiente, per il futuro nostro e soprattutto delle generazioni future è fondamentale.
La richiesta di conseguenza c’è, anche perché è “moda” e, mi auguro sempre, anche una maggiore consapevolezza.

SAra Mantovani - Az. Agricola Biologica AL BoattinoTu sei una giovane coltivatrice, cosa consigli ai ragazzi che si vorrebbero avvicinare o improntare un terreno in BIOLOGICO?
Prima di tutto è importante partire con tanta passione! Magari sarebbe più facile essendoci nati dentro, a contatto con la campagna…ma, a volte, il cuore permette di superare qualunque limite e qualunque carenza di conoscenza.

Potrebbe essere d’aiuto confrontarsi con chi già fa biologico per ricevere delle dritte su dimensioni e tipologia del fondo. Bisogna essere consapevoli che, a parte rari casi, ci vuole pazienza perché convertire un terreno, “succhiato” da anni di sfruttamento convenzionale, richiede tempo. Anche solo arrivare a limitare l’invasione di erbe spontanee. È un ottimo risultato. Per me è stata una grande conquista arrivare ad avere un’azienda “invasa” (in senso buono) da coccinelle, bombi ed api!
Io son a disposizione per chiunque volesse intraprendere questo percorso di crescita.

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Az. Agricola Biologica Al Boattino

di Sara Mantovani e Luca Vianello, certificata BIO dal 2007
Via dei Masi, 8, 44020 Masi Torello FE
Telefono: 335 832 7817

Produce frutta e verdura fresche, oltre che conserve, sottaceti, marmellate e tanti altri prodotti derivati dall’attività di campagna. L’azienda quindi è operativa 12 mesi all’anno!

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2 pensieri su “Biologico: si può fare… La passione di Sara

  1. moreno

    Se i confinanti non fanno biologico, non puoi essere biologico.
    Anche se non danno i prodotti per via aerea.
    Una volta ero in Sicilia per dei campi prova ortaggi:
    Parlando con un produttore biologico affermò che per fare un ettaro di biologico , ce ne devono essere 100 intorno che non usano prodotti..quindi ammise che quello da lui fatto non era un biologico.

    Rispondi
    1. Lorenzo Rizzieri

      Si sono situazioni delicate. Certo che avere confinanti anche non bio che fanno seminativo e non frutteto aiuta tanto.

      Rispondi

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