Aprile è tempo di fiere ed eventi… Io il 10 e l’11 aprile scorso ho partecipato ad iMeat presso Modena Fiere.
iMeat è alla sua quarta edizione e devo innanzitutto osservare come negli anni sia cresciuto costantemente sia come espositori che come presenze.
Ma cos’è iMeat?
Si tratta di una fiera/evento dedicato al settore della macelleria. E’ un’occasione che permette il contatto tra i macellai ed i produttori (di alimenti e di supporti tecnologici). Visitare iMeat significa inoltre incontrare giornalisti di riviste specializzate, scoprire nuove tecniche di lavorazione, studiare possibili investimenti per la propria attività (forni, cucine professionali ecc…).
Le proposte e gli espositori della fiera raccontano immediatamente di un mondo, quello delle macellerie, che negli ultimi anni ha subito profondi cambiamenti: nell’offerta alla clientela, nelle modalità di lavorazione, nello studio e selezione delle materie prime… Ciò significa che c’è bisogno di nuovi strumenti, nuovi arredi, nuovo design… Il negozio stesso, la macelleria, non è più la stessa di quando ho cominciato il mio lavoro. Gli ambienti devono, giustamente, essere più accoglienti, più eleganti, più curati.
Tornando alla fiera devo innanzitutto ringraziare tutte le persone che mi hanno fermato complimentandosi per il lavoro che stiamo portando avanti e per il contributo che stiamo cercando di offrire anche con questo blog, mi scuso se non sono riuscito ad intrattenermi quanto avrei voluto con ognuno di Voi!
Nel contesto fieristico assieme al mio nuovo gruppo ed ai miei compagni di AIMA (associazione Italiana Macellerie Artigiane) ho organizzato un breve corso che ho intitolato “Dalla Stalla alla Tavola”; abbiamo proposto un breve percorso che ha toccato i princìpi cardine della nostra filosofia di lavoro:
coltivazione dei foraggi, nutrizione, benessere animale, organizzazione in stalla, frollature, sicurezza alimentare e contaminazioni, cotture, lavorazioni senza glutine.
Ho riscontrato un grande, grande interesse e veramente tanta gente ci ha seguito e ha voluto approfondire i concetti che avevamo voluto trasmettere sinteticamente.
L’intervento con AIMA non era ancora concluso che mi sono spostato nelle sale corsi, dove con altri miei quattro colleghi abbiamo tenuto il corso sulla ristorazione in macelleria. Si, perché come dicevo all’inizio, la macelleria cambia, si evolve e l’offerta che propone si arricchisce. Ora dentro le macellerie si può mangiare! Con una somministrazione generalmente non assistita ma in alcuni casi si tratta di vera e propria ristorazione!
Quindi significa che siamo diventati tutti Chef? Assolutamente no!
Eravamo e siamo rimasti macellai… Alcuni di noi si dilettano in cucina e vogliono servire la propria materia prima esaltandone i sapori e gli odori.
Sbagliare una cottura significa far perdere di qualità anche alla carne migliore. Anche se non siamo Chef e non si parla certo di stelle Michelin, una cosa è certa, sappiamo bene cosa significa selezionare la materia prima e esaltarla con il giusto metodo di cottura. Per questo riteniamo che questo nostro impegno, questa nostra passione non sia “fuori luogo”, anzi! Crediamo che la macelleria possa essere il “luogo giusto” per dare l’opportunità al cliente di apprezzare la qualità della materia prima fino al compimento del piatto cucinato a regola d’arte.
Gran belle giornate, quindi, che si sono concluse nei migliori dei modi. Come? Ma naturalmente a tavola con i colleghi, anzi gli amici, compagni di avventura!
UN ringraziamento a tutto lo staff di iMeat e a Luca Codato fautore dell’evento e promotore del mondo macelleria e del lavoro etico.
Arrivederci al prossimo anno e grazie a tutti per l’accoglienza inaspettata ma molto, molto gradita.